domenica 28 novembre 2010

domenica

domenica da scrivere, da raccontare, da passare davanti alla televisione e poi andare da Ursulina.
Ho suonato una sonatina di Haydn per maman, poi ho mangiato da Totò alla Vucciria e ora sto andando da Ursy. Cetty è completamente fuori. Se ne sta raggomitolata in quel di villa margherita ronfando. Non me l'aspettavo da lei. Mi aspettavo grandi cose, grandi domeniche passate insieme in vece niente. ci sono cose che vanno veramente storte certe volte, certe altre si aggiustano sin da subito. Sono le magnifiche sorti e progressive di leopardiana memoria. Ho cominciato a scrivere per la mia gobba e ora non ne posso più fare a meno.
Post autunnale, va di casa in casa, allieta i miei lettori che per ora si assestano a due al giorno e sta bene.
Ciao Silvano

giovedì 25 novembre 2010

Mi aspetta un pomeriggio con Ursulina. Prima devo correggere un po' del mio romanzo. Poi vado da lei. Sto ascoltando radio tre. Sono solo a casa professa. E' bello stare un po' soli. Al lavoro siamo in tanti. Alle prove siamo in tanti, un po' di solitudine fa bene. Questo post non è molto ispirato. Ciao a tutti Silvano

lunedì 22 novembre 2010

Finalmente rientro nel mio blog, a casaccio, così, dopo mezz'ora passata con mamma e un pomeriggio che mi aspetta con Lollo. Lore è qui da una settimana e dorme bene da me. Mi sono spostato col computer da un'altra parte e trovo più ispirazione. Si scrive rivolti verso la finestra. Intanto ho finito Manlio, il mio romanzo. Ho da finire gli ultimi due capitoli. La situazione in Italia è delle peggiori. Un governo che trballa, spinte centrifughe da pogni parte. Ma gli attori si sono smossi. Fanno sciopero e ricominciano a lavorare e pretendere soldi.

mercoledì 17 novembre 2010

Sono alla trattoria del bradipo nero. Mi sa che non faccio più Buon Appetito di Michele Perriera. Farò L'uomo dal fiore in bocca seguito da Personae. Il prossimo spettacolo sarà sicuramente un Tondelli.
Adieu

martedì 16 novembre 2010

Fanny Ardant

Hanno girato un film qui a Palermo, con FAnny Ardant e vi ho partecipato come spettatore delle riprese. Siamo stati (Delia, Marzio, Luca, Gianluca ed io) all'Addaura e poi alle pendici di Monte Pellegrino per girare.
C'erano i fuochisti, le maestranze della fototecnica, i carrelli, gli attori e il regista che si muoveva di qua e di là per dare consigli agli attori. E' stata un'esperienza bella. Delia mi ha coinvolto. Mi ha tolto dal torpore domenicale e mi ha coinvolto in quest'avventura. Mi hanno messo il saio perché volevano che facessi il frate ma poi ho desistito perché mi sembrava di tediarmi per le troppe riprese.
Mi sono fumato due sigarette osservando i miei amici e gli altri attori che giravano.
Il produttore mi diceva che avrei guadagnato l'immortalità posando per una posa. Io l'immortalità me la voglio guadagnare con una cosa fatta da me, che abbia il sapore di un romanzo o di un progetto teatrale.

trame

Sedici novembre, una bella data. Sono al lavoro in un momento di pausa. C'è Giovanni che sbuffa, l Signor Civiletti e Giusy che lavorano chini sul computer. Io ho finito di scaricare la posta e di protocollare qualche assenza. Ora mi aspetta di archiviare...
Intanto per adesso sto bene. Il lavoro in teatro procede a gonfie vele. Abbiamo la data per il 20 Dicembre al PALAB. Faremo un tre sorelle megagalattico. Intanto il romanzo è a un punto morto. Però oggi pomeriggio ci lavorerò un poco. MAnlio, quest'essere insulso che vaga per una Palermo oziosa e incantata con la sua Sophie. (fidanzata) e i suoi amici di brigata (Cloe, Haydee e Guido) mi piace. E' un personaggio contemporaneo. Il suo lavoro alla Giga preziosi procede a gonfie vele quando a un certo punto dovrà pure accadere qualcosa. Intanto ho fatto morire il suo compagno Marc (la parte omosessuale di MAnlio), poi ho fatto tradire sia Manlio che Sophie rispettivamente con Cloe e con Luc. Altri personaggi sono Gesualda, la fonica del teatro Totem, il teatro cui Manlio lavora e Jean ch sarà un giovane attore.
adieu.

domenica 14 novembre 2010

brunch

Brunch con Dorian e mamma al Palab. Bello. Incontrato molte persone, discusso piacevolmente. Il tutto a sole, si fa per dire, novantan euro.
L'amore non bussa alla mia porta ormai da mezz'anno.
Come devo fare. Aspettare, ancora aspettare. Aspettare.
Forse, un giorno, andando in un un'aura di vetro,
incontrerò te, che sei pianista e trobadorica.
Forse andando e sperperando la mia vita
incontrerò te, amore, che sei sempre dietro l'angolo
e ti fai accarezzare anche per molto tempo.
Andando per il mondo, conoscerò le scaturigini
di esso, le parvenze di una società postmoderna
e classista e benpensante. Non tutti devono essere per forza
depressi, ma nessuno ci dirà mai, perché certe mattine
è così difficile iniziare, cominciare a vivere
e ascoltare e provare emozioni e tentare di raccontarle.
Molti fanno arte e questa mi ciba si, mi riempie
le giornate, passate solo nel mio studiolo
di vicolo Casa Professa 10 a inventare storie,
a cercare di raccontarle, a farmi rapire dalla musica.
Si, perché nel mio studiolo ci ho anche una radiolina
comprata coi risparmi del mio lavoro che mi fa compagnia
tutte le sante ore del giorno, mi tiene compagnia
e mi rende meno inaccettabile lo scorrere del tempo,
e la coscienza che fra poco vedrò trasfigurati tutti i miei
amici, quelli giovani e quelli vecchi, senza distinzione.

sabato 13 novembre 2010

39 1/2

Pronto per una giornata tutta da romanzare. Finalmente sono connesso. Dopo avere atteso venti minuti nel mio negozio spreferito, PAVAN. Alla fine era solo questione di cavetti. Oggi giornata tutta da romanzare, fare progredire Manlio come non mai, andare a mangiare da mamma e poi festa ai candelai, zoccoletta party. Be, un sabato 13 da leoni. Oggi faccio trentanove anni e mezzo.

martedì 9 novembre 2010

baci

tratto il blog come una principessa cui vanno date delle pillole di saggezza ogni giorno. Ho comperato la doppia seduzione di Francesco Orlando, un libello delizioso sull'avventura di due maschi siculi. Uno ovviamente gay.
Oggi svegliato con un malditesta lancinante.
Procedo nella stesura del libro che intendo mandare ad Einaudi. Lollo è qui con me, a casa Professa. Mi ricordo di quando scrivevo da Ursula. Mi manca da impazzire. Ma le prove fanno si che io non ci possa andare. Per ora è assente come Laura nei sonetti in mortem. Ho cambiato modem, finalnente. E' venuto Gianluca al quale debbo 20 euro. Mi piace andare la domenica in chiesqa, lo trovo esaltante e trovo normale che una persona dabbene e medio colta legga la bibbia. Vi saluto che chiamo ai miei due amori, Francesco e Concettina.
BACI Silvano

domenica 7 novembre 2010

domenica

Domenica con Lollo passata tra Casa Professa e il pianoforte, il flauto e la scrittura. LE mie passioni. Adoro questo giorno. E' così rilassante. Mi aspetta una settimana densa di cose da fare. Lezioni da seguire, lavori da svolgere, spero che andrà tutto bene.
Vi saluto

Silvano

venerdì 5 novembre 2010

fatte le prove a casa di Delia. Bellissima. Arredata con un ottimo gusto. Questa sera ho una festa finalmente. Il compleanno di Caterina Scaccianoce.
je vous salue
S.

giovedì 4 novembre 2010

work

A tratti mi sento meglio. Sono al lavoro. Domani cambierò scrivania. Ieri le prove sono andate benissimo, un tre sorelle degno di nota. Luca non mi chiama per lo spazio e sto un po' in ambasce. In ogni caso lo spettacolo si farà. Dove si vedrà. Vi saluto che mi chiamano. Silvan

mercoledì 3 novembre 2010

Mann

M'andava di mettere Mann e l'ho messo. Sono con Lorenzo alla trattoria del bradipo nero. Come nel testo di Michele. Ho detto che sarà la verità il primo ingrediente della mia storia. Verità. Adoro le feste dei quarantanni. Si fanno delle conoscenze... Però starò in un angolo a dormire di questi tempi.

ps: ho letto l'incipit della sua montgna incantata, il sanatorio, l'ingegnere navale, c'è tutto.

ps2: alle prove ho fatto fare il gioco delle tre stanze e quello delle andature.

martedì 2 novembre 2010

canzone postmoderna

Ora ti rigiri
su la destra ardente
nel letto d'ospedale. Siamo
con la radio, attraversa
pensieri inauditi da latitudini
inaudite. La rupe della poesia
rifratta in un giardino
mi rivede padrone del mio logos.

Ora mormori che devo arrivare
dalle tue alture viola,
benedirò il mio essentire
per accudirti come vuoi.
E intanto sei leggera come una piuma
quando aspetti il falso
e lo rovini nella mente
per farne logos.

Ora esci, dalla scala
e ti muovi lenta come una lumaca
girando e rigirando il tuo cuscino
la lebbra l'ha l'infermiera,
questa puttana che puzza di sangue
e disonori il logos.

Ora ti rattristi, poesia
e corri dietro alle rosate spoglie
d'un fantasma impazzito.
Ti posso nominare come una
libellula o una capra.
Sono sonetti che van via
queste prove all'acetilene
con le ragazze bravissime e gli uomini di più.
Sono alla trattoria del bradipo nero.
E questo è impareggiabile.

lunedì 1 novembre 2010

ognissanti

Questo andirivieni nel vicolo mi porta a pensare all'andirivieni della mia coscienza.
Sono sempre stato attaccato ad un attico, in una casa dove i rumori e la convivenza coi vicini era blandissima. Ora sono nel bel mezzo di un patio, ascoltando e sentendo tutti gli umori dei miei vicini. Lui che va di qua e di là con la sigaretta tra le mani, la figlia che balla un ballabile spagnolo canticchiandolo, la madre totalmente assente solo dopo aver scopato un po' per strada. Mi piace. Mi piace sentire di far parte di una piccola comunità. Vasta diceva che questi vicoli rappresentano una confusione tra pubblico e privato, io lo vedo in maniera meno pessimistica. Siamo una comunità. Una comunità lontana dai meccanismi del potere eppure forte del suo attaccamento alla terra, al territorio. Ognuno coi suoi impegni. Mentre dal decimo piano è tutta una dimensione aerea che non mi interessa più.
Ho riletto il mio romanzo Manlio. L'ho trovato un po' superficiale. Ieri hoi pensato che per essere veri romanzieri si deve essere moralmente a posto e con una sensibilità particolare. Insomma non è un lavoro facile. Ho scritto sempre, però nella mia vita, questo fatto mi dovrebbe aiutare. Ho radio 3 a palla. Parlano sempre di donne e gay. Prima, quando stavo con B*** mi piaceva radio tre ed era un periodo felice della mia vita. Quando ascolto radio 3 sono felice.