martedì 31 maggio 2011

casa Leopardi a Recanati



corsari

O corsari di carta,
mi spiego nel cielo rigato
dagli aironi.
Andate all'attacco
e concedetemi un Giugno
sano forte e dorato

martedì 24 maggio 2011

Il cielo è azzurro come una collina stanca
si va nelle macchine come automi mielosi.
Ah, l'amaro miele di bufaliniana memoria
come mi rincorre dietro ai ponti con i fasci
di scritte all'acetilene.
Resto qui, è il mio posto.
Un tavolo bianco e una carpetta blu,
coi sogni che rimbalzano verso il mare.

domenica 22 maggio 2011

ventidue

Ventidue, una cagata a casa professa, non andato a messa, credere che il mio libro di Tondelli sia stato strappato per una canna. Vedere i miei pargoli al computer, anzi l'occhio dei miei pargoli (sto al decimo piano) e di sotto un umore di libellule, una pianta color verde smeraldo e i miei tatoes, come il negozio che ho dietro il mio palazzo.
Fatevi vivi o miei lettori, con voi voglio colloquiare.
E soprattutto non parlare in provenzale.

il quadrato magico

SATOR
AREPO
TENET
OPERA
ROTAS

lunedì 16 maggio 2011

sonetto

Cambio idea continuamente
come un operaio matto.
Mi risolvo di vedere l'orologio.

Cinta di belle chiome,
la paperotta, che solleva
Ariel e piane di buon senso.

E' arrivato l'operaio
e siamo tutti più veloci
con la quartina
che non si completa.

Ne farò un'altra
più intrigante,
con l'anatra che dorme
e un respiro di cavallette.


giovedì 12 maggio 2011

Divento vecchio, vecchio e stanco, mi annoiano le pallonate
del sole in campagna, col Costanzo a tutto volume
e carapezza che non telefona e le nostre nobilissime
madri attaccate agli anacoreuti nani.

martedì 10 maggio 2011

Sicilia

Isola d'oro di profumi
di sirene, e di carbone e zolfo.
Paradiso terrestre
porta per gli inferi
qui, puoi viaggiare nei mondi
triangolo lunare
centro nevralgico
del cambiamento.
Fa che la stella,
al centro del cuore
dai raggi azzurri, rosa e bianchi
brilli sempre di più
espandendosi per l'universo.
Ora la porta è stata aperta
e il demone ucciso.

Ninni Damanti

pomeriggio

Esondo di rammarico. Il mio essentire è stanco. Mi sento lo stomaco e - certe volte - il midollo.
Scorro e penso come un cerbiatto impazzito.
Oddio, non passa mai, non bastano ettolitri di droghe, involtini, carne stufata, lingua, bue, miele. Sono le quattro e mi consolo con le voci di Ninny e Cetty.
Le quattro... l'ora eliotiana, piena di macchine rotte.

Pomeriggio
io solo ti so
che rovini su maripose e girasoli,
voli su ali faustiane sui capezzoli
degli adolescenti.

domenica 8 maggio 2011

farfalla

Ti alzi, ma
ancora il dio greco
insulso come non mai.
Radiofonici e Rai due
-collo compreso-
ronzi nell'alvei teneri e soavi,
tra terre rosse e palline gialle,
t'abbeveri del succo dei fiori
e godi dell'aere superbo.
Farfalla, t'accorgi?
di come sei roggia
e bianchi e succhi
il nettare dei fiori,
beneamati fiori,
militari fiori.
T'accorgi?


domenica 1 maggio 2011

OASIS

Gli oasis mi hanno veramente stufato
disse Lili
sotto il tribunale.
Sono odiosi, melensi
e il loro idioma è sconnesso
scontroso.
Non si adattano mai, alle
intemperie della vita.
Qui a Palermo
uno sprazzo di cielo azzuro
i rintocchi negli orecchi
e un salutifero sapore di adrenalina.
Leggo Pirandello
ma non mi piace.