giovedì 16 giugno 2011

STOMACH

mI RIPRENDERò CON UN POST PIù SOBRIO E MENO SGUAIATO Di quello precedente.
Un POST dadaista
che s'incunea tra i vicoli della Guttuso
e si veste con le pellicce.

venerdì 10 giugno 2011

AMOR

Scrivo ormai solo in francese su facebook.

ciccio, ti prego
non fare i pompini
che sono alterati
e pericolosi
sennò ti

martedì 7 giugno 2011

festino 2001

Che altro fare di questa terra se non di raccontarla, ammutoliti…

Festino 2222, ci siamo vicini, tutti gli stessi a soperchiarci, ingelosirci e gettare grida (o anche abbanniare) per sempre, anche per quello che non s’è fatto, che verrà fra breve, insomma abbanniare al futuro. Festino 2222, è già notte. Le chiatte, insonnolite, calano le reti al largo di Palermo sotto la luna del cielo viola, si gettano le reti, accatastate allo sbaraglio sui fondi delle barche.

Grossi muscoli di marinai in erba e facce gialle di vecchi narcotizzati stanno a guardare il mare. Festino 2222. A Mondello frotte di americani, russi in divisa, cecoslovacchi in doppiopetto, ungheresi rossi paonazzi. Festino 2222 gli stronzi dicono di essere stati a Filicudi, ad Alicudi. …ma cu è??? Festino…sta arrivando e gli sbirri girano ancora calmi, placidi e tranquilli nella terra di rovina, nella terra del furto maledetto, lento, freddo, greve. Non si sa chi lo prenderà il prossimo motore, non si sa che bastardo di rivolgimento sociale sta arrivando, si sta perpetuando. Ogni tot di anni è lo stesso. Ma è così: bisogna dare un po’ di fiato alle trombe. Bisogna cambiare un po’.

Festino 2222, corso Vittorio Emanuele? una fogna! Carta e mozziconi ai lati delle strade, giovani in canotta che occhieggiano alle donne, girovaghi, mezze calzette, disoccupati che strillano per un po’ di fumo.

Festino 2222 esce la Santa, bellissima, sul carro: è adornata a festa. Tiene in mano uno scettro, scende maestosa, tutti la inneggiano, è uno spettacolo meraviglioso, sembra di essere a Las Vegas. Lumicini e strida ai lati della strada. La pariglia è al completo. Muscoli forti sorreggono la Santa. Festino 2222. La stanza si riempie di rumori orrendi. Festino 2222 Rosalia è assunta in cielo dopo aver subito una miriade di umiliazioni, di offese, di ripicche di parenti e parentuzzi, di nonni a carico e zie e cugini e cugine, e prozie e bisnonne in mezzo. Festino 2222, non si scopa, sono tutti porci maiali, abusanti e abusati, malmessi, reietti. E la legge trionferà, trionferà. E lei, dopo aver lavato, apparecchiato il letto, stesa la tovaglia, aperto il cassetto delle stoviglie, sciacquato i bicchieri dieci, cento, mille, un milione di volte. Festino 2222 ti ricorderò ancora nelle crepe del cemento, tra le luci al neon, nelle zanzariere, mentre ti facevi i capellini. Sempre uguale, sempre uguale.

Cummare unni iti? U fistinu, u fistinu…; cummare runni viniti? Ru fistinu, ru fistinu….

Silvano Baldi

01.07.2001

domenica 5 giugno 2011

incipit de Dr Jekyll and Mr Hide tradotti da Silvano Baldi

Poche persone non capiscono il perché Mr Utterson, l'avvocato, e Mr. Richard Enfield, suo cugino, fossero amici. Avresti potuto vederli ogni domenica andare per una lunga passegiata nelle strade di Londra, ma coloro che li incontravano mai dissero che loro parlavano l'uno con l'altro, e sembravano felici se fosse emersa una semplice conoscenza che avesse rotto il silenzio.

giovedì 2 giugno 2011

agua in forma d'haiku

O dolce cristallino splendore
adamantino orrore del bianco. Ti muovi
come una orchetta, rifletti le stelle.

musiche dal mondo

Voglio riempire questo giugno di post.
Devo tradurre la congiura di Catilina di Sallustio. E' d'una dificoltà bestiale.
Ora mi assaporo una sigaretta guardando Dj tv. La musica solleva le passioni è indubbio.
Il mio amico F. mi sprona a scrivere in bello stilo. Lo accontento.
Le musiche possono essere coreutiche, rilassanti, psicopompe, epatocinetiche, cardiocinetiche (anche certi toni di voce), gasterocinetiche.
Poi ci sono le muse, il mito di Orfeo...

Agnese

Ti vedo, Agnese, dallo schermo nero di Dj tv. Ora ti sei alzata e svolazzi
come una rana. Che eri bella Agnesuccia mia.

festa

tremori di carta (tutto compreso)
si parte con l'astronave piena di fiori e libellule
si vira per un centimetro
con le macchine di morte. Resto, non mi muovo,
mi dicono, mi fermi. Ma chi sei mai?
Un tondo Doni, la stretta della mano della cappella sistina?
L'assioma delle sei del pomeriggio?
L'ora degli impiccati?
Chi sei che mi odori da mane a sera e non ti sveli.
Che festa ragazzi, che festa da onorare. La repubblica, che bella cosa. Gli ateniesi ne andavano fieri,
è la partecipazione del popolo alla cosa pubblica.
io per me abolirei il porcellum in favore di un ritorno al mattarellum. Li dobbiamo scegliere noi i nostri politici.
O no?