mercoledì 29 febbraio 2012

Delizioso catalogo rossiniano (in litteram), pasta coi ricci. Guglielm seduto sdravaccato a via celso 77. bombola nuova. Non mi chiama nessuno.
29 di morte, di rinascita, di radio a pezzi su costole esangui di americani in divisa. Venitemi a prendere.
Poi gozzovgliare allo Zen per vie viste e straviste e ascoltare i rem alle 3. 42.

baises
Silvy

ventotto

Ventotto tra Gianca e Ninny divisi come iene. All'appartamentino nuovo, delizioso, arida pomice expolitum, e andare a prendere mamma a Villa Scalea.

lunedì 27 febbraio 2012

ventisette

Pomeriggio allo Zen, a sbighellonare con Gianca per chiedere un po' di benzina.
accorgersi d'aver avuto  rotti per sfregio il tergicristalli e i fari.
Poi comprato un neon, fighissimo.
Ora tentando di tradurre Zola.

Non v'ammazzate.
Silvano

venerdì 24 febbraio 2012

via Celso

E he dire di Via Celso innaffiata dalle litanie arabe e il maalox a due passi ed essere al centro di Palermo, finalmente. sto con Gianca. e' molto premuroso, mi prepara i caffè. Ho dormito dodici ore e sono ristorato.
La via  una spiga nel centro di Palermo. Si sale da Via Maqueda o si scende da Corso Vitttorio.
Ho letto che alcuni banditi aggrediscono le case gay dei milanesi, che orrore.
S

mercoledì 22 febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

samedi Dieu ne pait pas

Sabato palermitano con tanto di furto di maschera veneziana.
ma li ho perdonati. Girovagare tra cornet nuit e lo Zen in cerca di un po' di sballo.
Ma la realtà dov'è? Un film su rete 4 dopo che ti sei sciroppato un roma -palermo con la signorina che dettava legge sull'aereo inkazzatissima?
Oppure svoltare l'angolo di una dedizione assoluta al bene?

mercoledì 15 febbraio 2012

S

Sono solo, ho finito le droghe e mi si para d'innanzi un ricercare bachiano del seicento meeraviglioso.
Domani si lavora, e intanto me cucino se la spassa a Sanremo, e io venredì vado a Treviso e Venezia.
Credo che sabato farò una capatina a Trieste
Dal fronte tutto a posto. 
Non bombardate più.
S

martedì 14 febbraio 2012

Sanremo

E la sbornia delle canzonette funziona sempre, ci solleva dal tedio di questo febbraio freddo e nevoso.

giornata rotta rompila totta

Gran fermento al Berlin.
Folsom? Forse.
e intanto invideo la panca romana e le suadenti note dell'agricantus

lunedì 13 febbraio 2012

COMMENTO A "UNA SPLENDIDA FOLLE SERATA" DI GIORDNO GIACCONI ABELBOOKS


Grande romanzo, di respiro pirandelliano, quello che Giacconi ha scritto per Abelbooks, che inizia con la presenza di un virus per risolversi, nel secondo capitolo, in una saga familiare e in un dagli alle banche, con accumuli consoliani.
Cristian è scrittore, la sua padrona l’editore.
Gradevolissimo il depaysement letterario, attuato con lo scrivere in maiuscolo le cose più importanti, come l’osteria e la signora. E sono proprio questi due topoi, osteria e signora, a far da ossatura al romanzo che si conclude poi con un pamphlet ad usum potentorum, che si scaglia con una serie di oggettive sulla nostra società di oggi.
Giacconi prende di mira il potere.
Christian è scrittore e sulla pagina d’inizio  fonda l’ossatura del libro.
Respiro pirandelliano, dicevamo, perché è gioco di specchi e rimandi questo romanzo, gradevolissimo, che consiglio a tutti di leggere.
C’è un” -gli”per un “loro” ma questo lo perdoniamo.
Un po’ noiosa la parte centrale che pesca troppo da storie che si vedono appena.
Incantevole la fine, il trentacinquesimo capitolo, con l’invettiva contro il potere con la P maiuscola.
Una splendida folla serata è un romanzo dentro al romanzo, un spirale conica, un caleidoscopio impazzito.
Cristian, la lunghezza e il numero dei capitoli, potrebbe far assomigliare il libro a una Divina Commedia borghese.
E in effetti gli ingredienti ci sono tutti. Il depaysement, i nomi dei personaggi e le volute ampie e canoniche delle frasi.
Lo stile è moderno, nel senso che non cede a inflessioni postmodernsitiche né a giochi alla Nove, con depiazzamenti troppo marcati. Si potrebbe definire moraviano o ultimo-pasoliniano.
Non si perdona, alla fine, che una cosa. L’accumulo di intenzioni non giova a un romanzo, un romanzo deve essere piano come una macchia d’olio nel mare calmo. Pirandello  ne” L’esclusa”, che molto ha a che vedere con la figura femminile del romanzo, dice una cosa sola. 
Giacconi ne dice tante  e in tanti stili. Io gli consigliere l’invettiva  (e ci si chiede se il Nostro non abbia intrapreso talvolta studi giuridici) e lo stile epistolare.
E si, perché il tono è quello di un’arringa, di un avvocato alle prese con un mondo che non sente suo e di cui vuole pagato il conto.

Silvano Baldi



domenica 12 febbraio 2012

IL TURNO

Il turno dei perdenti
è illegale atrofico, post cinquantale,
il turno dei vincenti
è quello della qurantena
che scappa dal lavoro
ogni matena
 e rimembra di Jacopone e fa concorsi
d'ogne genere. E' solo
uno scotto generazionale, o la vita
in formato cannabissale?
E intanto me copio
il ricercare

CARAVAGGIO


inverno

L'inverno avanza pigro e maestoso come un elefante. Leggo i post dei miei amici su facebook e la cosa mi riempie le giornate. Per il resto ho smesso un po' con la lettura del Vangelo, troppo catastrofico certe volte, anche se sempre illuminante. Sto frequentando il laboratorio di scrittura creativa di Giulio Mozzi, molto rilassante e bello.
E' bello sentire parlare un po' in padovano. Ho affittato casa nuova. Questa volta è sulla sponda del mediterraneao vicino la chiesa della magione e Santa Teresa alla Kalsa. Vi porterò il mio Gianca per non farlo dormire più fuori o da Marcello che non sopporta più. E' troppo grande per uno spirito focoso e ribelle come Gianca.
Giulio Mozzi ha proposto l'interpretazione delle carte di un architetto a me è uscita la casa. Casa dolce casa.

sabato 11 febbraio 2012

ballo

ballo scatenato e dispertissimo alle 3 di nottte in via Candelaj.
Splendidi gli astanti. Acutissimi i Dj's.
Ora che sono le 3.37, spero di continuare questa giornata meravigliosa. Vorrei che la guerra in Siria finisse così come tutte le guerre. Le guerre non hanno senso E' solo il portato di una negligenza.
La Carrà a tutto spiano sulle alture del don Chichotte, in barba ai Candelai, che detesto perchè non mi fanno più entrare, che dire di una donna in mezzo agli astanti che ti guata come per non toccarla?
E' il sintomo di questi tempi sclerotici e insivatissimi.
Adieu
Sil

mercoledì 8 febbraio 2012

dormire dormire che fare

Si sa, gli animali vanno in letargo e anche noi.
Mi sono svegliato alle sette di sera. Non sono andato al lavoro. Insomma letargo.
Chi di voi è andato in letargo con questo freddo?
Me lo faccia sapere. Mi ricordo la mia maestra delle elementari che ci diceva che d'inverno gli animali vanno in letargo... Il vangelo di oggi parla di una donna indemoniata che voleva far uscire il demonio da sua figlia. Gesù le dice di lasciarla mangiare prima del cane. Lei risponde che anche le briciole dei figli le mangiano i cani. Con questa parola la bambina fu guarita.
Basta la parola delle madri dunque a far uscire il demonio dai figli e sono d'accordissimo. Certe volte il demonio si presenta sotto forma di noia, certe altre di desiderio. Noi dobbiamo far si che non si presenti mai.
Per chi non avesse madre, alla tv ci sono tanti sostituti di madre basta saper scegliere. E anche le passioni sono madri, le passioni autentiche, vere, genuine.


Mapplethorpe (1946-1989)



La maggior parte delle sue foto sono realizzate in studio. I suoi temi più comuni furono ritratti di celebrità (tra cui Andy Warhol, Deborah Harry, Patti Smith e Amanda Lear), soggetti sadomaso (che ritraevano da vicino e senza filtri la sottocultura omosessuale di New York di cui Mapplethorpe stesso faceva parte), e studi di nudo spesso maschili e omoerotici, con le notevoli eccezioni della serie di nudo femminile della culturista Lisa Lyon.
Aveva una fitta rete di relazioni e non perdeva mai l'opportunità di promuovere il suo lavoro, per esempio invitando tutti i suoi conoscenti alle sue inaugurazioni in galleria.
Robert Mapplethorpe morì di complicazioni conseguenti all'AIDS nel 1989.

Biografia [modifica]

Nasce nel Queens lunedì 4 novembre del 1946. La famiglia è cattolica osservante di origini irlandesi, Robert è il terzo di sei fratelli. Cresce a Floral Park, a Long Island. A soli 16 anni, nel 1963, è sorpreso mentre tenta di rubare da un negozio di Times Square un giornaletto pornografico gay che è troppo giovane per poter comperare. Parlando di quella esperienza spiegherà che ne era ossessionato: “Erano sigillati, il che li rendeva anche più sexy; perché non li potevi vedere” e ancora “Pensavo che se avessi potuto in qualche modo renderli arte, se avessi potuto mantenere quella sensazione, avrei creato qualcosa di unicamente mio”. Nel 1963 si iscrive al Pratt Institute di Brooklin, frequentato già del padre ingegnere e fotoamatore. Si iscrive inizialmente al corso per pubblicitario. Si iscrive anche alla associazione paramilitare “National Honor Society of Pershing Rifles”, di cui aveva fatto parte anche il padre. L'associazione è legata al programma del Reserve Officers Training Corps (ROTC), il programma di formazione per ufficiali delle forze armate attivo in numerosi istituti scolastici. Sono gli anni in cui ostenta un machismo di maniera nel tentativo di rifiutare le sue inclinazioni omosessuali. Sono, quelli fra il '63 e il '69, anni particolari per gli Stati Uniti, il vietnam, le rivolte studentesche, i movimenti di liberazione delle donne e degli omosessuali stanno cambiando rapidamente la società. Il giovane Robert stringe amicizia con gli studenti del corso di arte e sospende gli studi. Inizia a consumare droghe: marihuana, LSD, speed. Consumo che durerà per tutta la sua vita. Nella primavera del 1967 conosce Patti Smith, all'epoca una giovane ragazza spiantata appena arrivata a New York, con la ferrea intenzione di diventare una poetessa, e se ne innamora. Va a vivere con Patti prima in un appartamento in Hall Street, e successivamente al Chelsea Hotel. I due condivideranno la stanza dell'albergo per alcuni anni, prima come amanti, poi come semplici amici. Il rapporto intimo con Patti è uno dei più importanti per Robert, che la fotograferà spesso negli anni fra il 1970 e il 1973. E’ di Mapplethorpe la celebre copertina dell’album di Patti Smith Horses Riprende gli studi, più per attingere ad un prestito per studenti che per altre ragioni, e si iscrive ad arti grafiche ma nel 1970 abbandona il Pratt Institute definitivamente senza aver completato gli studi. Dal 1970, inizia ad utilizzare immagini fatte con una Polaroid. L'idea è quella di risparmiare tempo e denaro utilizzando immagini prodotte espressamente invece di dover cercare quella più idonea nelle riviste. I lavori in polaroid saranno dimenticati negli anni del grande successo per essere poi riscoperti dopo la sua morte. Esiste, forse, un punto nodale nella vita di Mapplethorpe che segna definitivamente il suo interesse per la fotografia, lo riporta Patti Smith nel suo libro “Just Kids” : “John (McKendry) aveva accesso alle camere blindate che che custodivano l'intera collezione fotografica del museo (il MOMA), in gran parte mai esposta al pubblico. Avere il permesso di sollevare la velina dalle fotografie, di toccarle, e farsi un'idea della carta e della mano dell'artista fece un'enorme impressione su Robert; studiò tutto con la massima attenzione – la carta, lo sviluppo, la composizione e l'intensità dei neri. “È tutta questione di luce,” disse.
Nelle sue prime immagini polaroid, Mapplethorpe tende apparentemente a tralasciare le raffinatezze tecniche che lo renderanno famoso. Nel 1970 inizia la sua prima relazione omosessuale seria con David Crowland. Un modello del New Jersey che lo presenterà al suo primo benefattore, Il curatore della sezione fotografica del MOMA John McKendry. Ma la svolta è del 1972, quando conosce e diventa l'amante di Sam Wagstaff, che avrà una parte importante nel far conoscere il lavoro di Mapplethorpe. È grazie a lui infatti che Robert ottiene finalmente l'accesso agli ambienti della buona società e una certa stabilità economica. Nell'ottobre del 1972 Robert lascia l'appartamento della 23ª strada che aveva condiviso con Patti Smith per andare a vivere nel loft di Bond Street comperato con i soldi di Sam Wagstaff. Il rapporto com Wagstaff sarà duraturo e i due rimarranno insieme come amanti fino alla morte di Sam per AIDS. Nel 1973 la prima mostra personale, “Polaroids”,presso la Light Gallery di New York. Sempre nel 1973 Robert acquista una Graflex 4x5 pollici con dorso Polaroid È sempre Sam Wagstaff che regala a Robert la prima Hasselblad, nel 1975. La nuova macchina consente a Mapplethorpe il controllo della scena che stava cercando. E’ con l’Hasselbald che produce le centinaia di capolavori che lo renderanno famoso, prima il controverso “The X portfolio”, una serie di fotografie sadomaso poi gli innumerevoli ritratti di personaggi famosi, di Lisa Lyon e infine le nature morte.
Non contento delle qualità formali ottenute con il medio formato e il sapiente uso della luce, Robert stampa le sue foto in grandi formati e con tecniche raffinate e costose stampa al platino e le inserisce in inserti che completano l'effetto di grande lusso.
Mapplethorpe muore di AIDS il 9 marzo 1989, ancora una volta non ci sono parole migliori per ricordarlo di quelle che gli dedica la sua amica di sempre, Patti Smith: “Ci salutammo e lasciai la stanza. Qualcosa mi spinse a tornare indietro. Era scivolato in un sonno leggero. Restai a guardarlo. Così sereno, come un bambino vecchissimo. Aprì gli occhi e mi sorrise. “Sei già tornata?” Poi si riaddormentò. L'ultima immagine di lui fu come la prima. Un giovane che dormiva ammantato di luce, che riapriva gli occhi col sorriso di chi aveva riconosciuto colei che mai gli era stata sconosciuta”. Tratto da Just Kids. Come accade ai grandi maestri della storia dell'arte la sua importanza continua a crescere negli anni successivi alla sua morte. La Fondazione Robert Mapplethorpe si occupa di gestire il suo patrimonio e di promuovere la fotografia e la lotta contro l'AIDS
La serie di esibizioni dei suoi lavori ne accresce la notorietà, e il suo modo di fare fotografia è quello che maggiormente influenza le generazioni di fotografi dagli anni novanta in poi.
Di tutte le sue mostre deve essere assolutamente citata La perfezione nella Forma che si tenne a Firenze nel 2009, e dove i lavori di Mapplethorpe furono accostati ai capolavori di Michelangelo ed esposti nel luogo più adatto, la Galleria dell'accademia di Firenze.

Un linguaggio di rottura [modifica]

All'estero Mapplethorpe è noto soprattutto per la sua serie "Portfolio X" che fece scandalo per i contenuti erotici, compreso un autoritratto di spalle con una frusta inserita nell'ano[1][2].
In queste immagini il fotografo spezzava deliberatamente il confine tra foto d'arte e foto commerciale destinata al mercato pornografico, adottando soggetti e temi tipici della "pornografia" nel contesto di immagini d'arte. Come soggetti della sua arte Mapplethorpe scelse ad esempio coppie autentiche della scena s/m gay di New York, ritraendole in pratiche erotiche "estreme" (fist-fuckingbondageecc.). Ciò che non poteva essere neppure discusso, ora veniva rappresentato in immagini ed esposto nelle gallerie d'arte.
Oltre a questo, Mapplethorpe scelse per modelli celebrità del mercato della pornografia omosessuale, con una particolare predilezione per i neri, ritraendole in pose classiche e statuarie, o al contrario in pose sessualmente esplicite].
Come ha scritto di lui Adriano Altamira:
« l'operazione che sta dietro al mondo figurativo e all'imagerie di Robert Mapplethorpe è piuttosto trasparente: trasporre soggetti omoerotici nel territorio eletto e squisitamente formale della classicità, usare la natura morta come un genere allusivo, e infine fare del nudo – indifferentemente maschile o femminile – una forma di studio botanico. »
(Adriano Altamira])
Questa rottura deliberata di confini codificati da decenni fu la principale ragione dell'ostilità nei confronti del suo lavoro. Fu però soprattutto per merito suo se in fotografia è caduta la barriera artificiale fra "arte" e "pornografia". Al punto che oggi l'imitazione mimetica dei codici e delle convenzioni della fotografia pornografica nella foto d'arte non sorprende più nessuno, tanto da essere ormai utilizzata perfino in campagne pubblicitarie di moda.
In Italia Mapplethorpe è invece, prudentemente, ricordato soprattutto per le serie di primi piani di fiori[5]. Queste foto estremamente raffinate e stilizzate ripetevano in senso inverso il lavoro già fatto col corpo umano, sottolineando il fatto spesso dimenticato che i fiori sono gli organi sessuali delle piante, e che anche nel loro caso Bello Artistico e Sesso non possono essere arbitrariamente separati e collocati in due sfere separate. Le foto di Mapplethorpe mostrano quindi in dettaglio, con grande creatività e spesso anche ironia, gli organi riproduttivi delle piante, richiamando i suoi più convenzionali lavori omo-sessuali.


freddo

E' arrivato il freddo e se ne sente parlare ormai da tanto alla tv sui giornali nelle radio.
Il freddo impigrisce gli umori, li rende più lenti e siamo tutti più irritabili. Per questo oggi al lavoro ho sentito "ma quel frocetto di...". Non c'ho fatto caso, ho lascito passare, tutto così irriverente. Ho pensato che con l'età si diventa più coglioni e antipatici.
Mi sono dato una giuustificazione insomma.
Ora già siamo all'otto di Febbraio, il peggio sembra essere passato. Mi attacco a Facebook. Una mia amica, di nome Giuditta posta dei post splendidi. Ha postato una canzone di Luigi Tenco "Vedrai, vedrai" che m'ha mandato in giuggiole. Io intanto sto organizzando un convegno dal titolo "Ut pictura poesis : presenze pittoriche e letterarie nella Palermo anno 0". Ho chiamato già Giusva Pecoraino che è d'accordo.
Anche Davide Romano mi è sembrato d'accordo.
A presto
S.

I concorso letterario opere inedite "Massimiliano Calabrese"

ART. 1
E' indetto il primo concorso letterario "PREMIO MASSIMILIANO CALABRESE", I EDIZIONE.

ART. 2
Sono ammessi a partecipare tutti i cittadini europei di età non inferiore ai 18 anni

ART. 3
Le opere devono essere inedite per la sezione premio narrativa "M. Calabrese opere inedite", o edite se concorrono per il premio "M Calabrese opere edite."
Devono contenere max 200 pagine ed essere inviate se inedite all'indirizzo di posta elettronica baldisilvano@gmali.com entro il 1 Maggio 2012. 
Le opere devono essere inviate solo via email in numero di tre copie. alla mail va allegato un documento microsoft word 2010 contenente i dati angrafici dell'autore, l'indirizzo , il numero telefonico e la mail.

ART. 4
La selezione delle opere avverrà attraverso la disamina di queste da parte di una giuria composta da Silvano Baldi, Francesco Carapezza, Paolo Mannina, Antonio Tumminia. 
La giuria proclamerà un vincitore (primo classificato) e un secondo e un terzo classificati.
Le opere mandate non saranno restituite. 

ART.. 5
Il tema prescelto per le opere inedite è "UT PICTURA POESIS",
il tema prescelto per le opere edite è libero ma il libro deve essere stato edito dal 2010 in poi.

ART. 6
A primo classificato va la somma di Euro 700 cash alla cerimonia di premiazione.
al secondo e terzo classificati la somma di Euro 200 cash alla cerimonia di premiazione.

ART. 7
A tutti i partecipanti verrà corrisposta la pubblicazione della propria opera sul blog "silvanobaldi.blogspot.com" edito da Google che consta di trecento visitatori giornalieri.

ART. 8
L'opera inedita va inviata esclusivamente via email indirizzata a baldisilvano@gmail.com
L'opera edita va spedita a SILVANO BALDI - VIA LULLI 42 - 90145 PALERMO
entro e non oltre il 1 Maggio 2012.

ART. 9
La giuria si riserva la facoltà di non assegnare il premio. 
Il giudizio della giuria è insindacabile. 

ART 10.
La cerimonia di premiazione avverrà alla SALA DELLE CARROZZE di Villa Niscemi  
SABATO 9 GIUGNO 2012 ore 21.00 e sarà introdotta da un convegno dal titolo "Ut picutra poesis - presenze di arte pittorica e letteraria nella Palermo degli anni 2000/2010" alle ore 19.00
Al vincitore è dato di esporre una tesi sull'argomento.

ART 11
I risultati del premio appariranno su questo sito e sul sito www.clubautori.it sezione conorsi letterari  Lunedì 28 Maggio ore 19.00

ART 12
Per partecipare al concorso "MASSIMILIANO CALABRESE OPERE EDITE" E "MASSIMILIANO CALABRESE OPERE INEDITE" è necessario fare un vaglia postale di Euro 80,00 intestato a Silvano Baldi - via Lulli 42 - 90145 PALERMO cellulare: 349 5300796

Per tutte le altre informazioni non presenti su questo regolamento non esitate a contattare 349 5300796  baldisilvano@gmail.com

domenica 5 febbraio 2012

CATULLO 93

NIL NIMIUM STUDEO, CAESAR, TIBI VELLE PLACERE,
NEC SCIRE UTRUM SIS ALBUS A ALTER HOMO

NON MI APPLICO NEL PIACERTI, CASARE
NE' SAPERE VOGLIO SE SEI ALBINO O OMOSESSUALE.

CATULLO 94

MENTULA MOECHATUR. "MOECHATUR MENTULA?" CERTE
HOC EST QUOD DICUNT,IPSA OLERA OLLA LEGIT.

IL MINCHIA MERCANTEGGIA. MERCANTEGGIA IL MINCHIA? CERTO
QUESTO E' QUEL CHE DICONO, LA PENTOLA SE LI SCEGLIE I SUOI OLII.


SILVANO ABDLI TRADIDIT

e se invece di parlare sempre di economia...

e se invece di parlare sempre di economia, parlassimo di identità di genere, di adolescenti, di scuola, di vacanze sulla neve, di adozioni ai singles, di bambini maltrattati e musica?
Non sarebbe un po' meglio?
Aristotele, nella sua politica ne parla, parla di musica, di quali generi musicali trattare, quali siano più disposti all'azione e quali alla riflessione.
E' vero che con l'euro siamo tutti un po' nella merda sino al collo e che ci è voluto un governo tecnico per arginare la crisi del berlusconismo più rampante, ma, Dio santo, un po' di variazioni.
E invece i signorotti di Roma, una volta entrati in politica, le variazioni non le conoscono.


un giro con Pascale

Mi è capitto di imbattermi in un uomo nuovo, nel contesto palermitano, uno che ne sa parecchio di libri, il cui nome è Antonio Pascale.
Questo grazie alla coraggiosissima impresa di Leonora Cupane di portare con sé, a casa sua, sede de "le città invisibili", tre autori dell'avanguardia italiana (Pascale, Mozzi, Vasta).
Pascale mi ha colpito tanto per il suo essere sornione, uno che la dice a piccole dosi.
Non abbiamo fatto granché, ma mi è anche capitato di imbattermi in un asperante scrittore che immaginava in un suo racconto, di far allattare un maschio.
Cosa non a tutti gradita, tant'è che s'è sollevato un polverone.
Dalla gravidanza paterna nasceva un idorcefalo e la cosa fece dire a Pascale, "non hai il coraggio di far fare pace ai gay con loro stessi, con il loro desiderio irrefrenabile di paternità!". E la cosa fin qui ok.
Sono d'accordo con Pascale, perchè fare nascere un idrocefalo da una gravidanza maschile? Vabbè che eravamo nel mondo del fantasy (o dell'horror?), ma ritorniamo coi piedi per terra.
Io sono d'accordo sul fatto che ogni bambino debba avere affetto e calore. Siano essi due genitori maschi, siano essi due genitori femmine, siano padre e madre
Perchè dire che il bambino/a non si identificherebbe col genitore del sesso opposto quando non ce l'ha?
Forse che si usa, a casa di questi graziosissimi signorotti che pensano che  l'adozione ai gay o ai single sia un guaio, forse che il padre e la madre gliela facevano vedere?
E cadiamo di nuovo nel pensiero da sottoproletariato. Siamo figli di una cultura sottoproletaria che pensa che crescere un figlio sia mostrare a lui l'uccello o la figa. Che a destra siano  tutti un po' troppo indecenti? Si, pensi che a destra oggi ci siano quelli che si sono rricchiti da poco. E a casa loro, da pezzenti, il padre e la adre facevano sesso dvanti a loro..
E allora basta con la retorica. Veleggiamo verso sinistra e rendiamo più facile l'adozione a single, gay e coppie di fatto e coppie normali.Ttutti abbiamo bisogno di un figlio in questa terra. Tutti possiamo amare un bambino come amiamo noi stessi e far sparire così le stanzette della tortura delle case famiglia eccetera.
Le case famiglia destiniamole ai vecchi rimbambiti che non siricordano più dove hanno posteggiato la macchina e che hanno bisogno del calore e dell'affetto degli altri perché improduttivi. Let's adopt, please
Silvano Baldi


mercoledì 1 febbraio 2012

cinquecentine

Me so fissato co' le cinquecentine
chi me le regala
le farò una pompa
o un giro in moto
oh un massaggio al decimo piano
vista Sferracavallo.
156