sabato 29 giugno 2013

igor strawinsky, the genius


mercoledì 26 giugno 2013

Lumie

O luce,
Che scaldi verdi biblioteche.
Stanchi, ritte
Le bidelle parlano tra loro.
T'accendo ogni mattina alle otto.

Mi rivedo riflesso
Come l'ombra d'Argo,
Che Nettuno non vede e
M'appoggio su omeri forti
E scrivo con
Le mani screpolate.

C'è tutto l'Ottocento e Manzoni,
Dio, non m'indurre in tentazioni.
Vorrei proprio prendere un caffè
Al Malaga, ma sto ritto
Come un monaco dietro a una grata.

giovedì 20 giugno 2013

FORSTER

Certe volte penso che la musica a tutto volume mi spacchi il Forster.
E' un pioanoforte elegante, nero, con le maniglie dorate e i 92 tasti d'ebano e avorio pregiati.
Me lo regalò mia nonna, la Santissima Maria Lucrezia Marino, duchessa di Leyra.
Ciao

ALLA TURCA


martedì 11 giugno 2013

Ogni ora

Ogni ora
penso a te, che
m'hai lasciato l'orata
in freezer.

Ogni ora
penso a te che m'hai spiegato
che la forma dell'orecchio è quella del feto.

Ogni ora m'appari Maricol
saggia e viperella.

Ogni ora passa scandita
dalla campanella - finalmente -.

Dopo tanto peregrinare le ore
vengono a me.

domenica 9 giugno 2013


domenica allegra

Uno le cose le deve costruire da sé. La fortuna arriva anche. Sono in accappatojo.
Sono le 23.38 di domenica 9 Giugno 2013. Uscito tutta la settimana. Bello. Mi piace Palermo.
Mi piace l'inglese e il vino, il Rise up...

venerdì 7 giugno 2013

SOLITUDO 2

Ma perché amava Gianfranco? Per il suo fare sinuoso, avvolgente, perché più alto?
Intanto leggeva Hugo. E ascoltava la radio. Caterina non pensò che era in procinto di svenire.
Cos'è l'assenza? L'astenersi, lo scotto del sapere, il mettere a posto le cose, come si dice.
Adoro gli anacoluti. Una volta andai nella casa di Verga. Un silenzio e una bellezza accecanti
(continua)

Culture Beat: Mr. Vain

domenica 2 giugno 2013

L'intesa

A dispetto di tutti gli adolescenti - me compreso - che hanno sempre agognato di lasciare l'isola (Sicilia), oggi, a più di quarant'anni ho messo a fuoco un elemento che , se a volte può esser disturbante, è sicuramente la miglior cosa di noi isolani: l'intesa.
Non la trovi in nessun'altra parte del mondo. L'intesa... Non hai un euro , passi domani, tanto siamo in un'isola, non puoi scappare; danno la rassegna cinematografica a tematica LGBT: la maschera ti fa restare anche per il secondo film. E non dice niente. Certe volte alcuni si intrufolano troppo nella tua vita per esempio non capendo che uno fa delle manovre per posteggiare sotto casa sua e gli altri autos ti urlano, ma che fai, chi stai faciennu, chi ti sienti a to' casa, sì, sono a casa mia, avrei voluto rispondergli, questa è casa mia e faccio quel che voglio. Ecco, l'intesa è un comunismo taciuto, una simpatia collettiva che non ritrovi tra i colletti e le gonne del Nord. Il tanto amato Nord che ormai ci sta sul cazzo e che bombarda di nordismo - Littizzetto compresa - le tv del regno. Ero a Roma, qualche settimana fa. Mi mancavano soldi. Ho detto all'albergatore, me li presti, le faccio un bonifico lunedì, le lascio gli estremi della mia carta d'identità. Niente. Volevano la monetaglia. Forse a Palermo me li avrebbero dati.
L'isola mi piace perché tutti hanno a cuore la propria città e se c'è un fazzolettino per terra, o un bicchiere mezzo vuoto sul marciapiedi , non è per inciviltà, ma è per abbellire il posto, per far sentire il proprio passaggio. A chi avrà - da vecchio - la memoria corta anche questo potrà servire.
Mugugni qualcosa tipo nnnmipiacequestcanz, te la cambiano , ti mettono quella francese perché sanno che il giorno dopo (lo avranno letto sul meraviglioso Balarm?) c'è Laurence all'ABC, un film francese che non ti puoi perdere.
SBC

spontaneismo

E' una corrente postesistenzialista che ha preso piede coi reality per poi sfociare in un sentire comune (soprattutto femminile) e nei telefilm in diretta.
Lo detesto. Prima di agire occorre pensare, progettare, pensare, pensare e poi ripensare. Sì, certe volte l'anacoluto ti spiazza così come la frase spontanea. Ma lo spontaneismo genera violenza. Genera solitudine. --Dammi un bicchiere d'acqua. No!, - Per favore mi daresti un bicchier d'acqua?
Tossisci, una cafona si alza di scatto come se avessi la polmonite.
Lo spontaneismo dei sentimenti genera solitudine e violenza. Bisogna sopportare, sopportare i giochi della fortuna e soprattutto pensare prima di parlare.

E il flusso di coscienza, dove lo mettiamo? E se lo spontaneismo non fosse il risultato delle dissertazioni di Joyce e Freud, e Jung, per fottere l'inconscio sul tempo?
In questo caso le signorinelle vorrebbero agire sull'inconscio collettivo..,.
Bhe, questo è un altro problema e ne parleremo nel prossimo post.