lunedì 29 giugno 2015

finalmente un lunedì che sembra lunedì

co sti quattro sfasciati che la Eccellentissima mente della Prof. Gelmini ha chiuso nelle facoltà (eran trecento, giovani e forti e sono morti), non si ha più il vento de che giorno è.
una cosa straniante.
il fatto più increscioso è che la domenica non sembra domenica.
facoltà aperte.

sabato 20 giugno 2015

per una retorica dell'etimologia (estratto)

SILVANO BALDI

PER UNA RETORICA DELL’ETIMOLOGIA




Musica: Kaio-sigèo-Mus(colo): mi muovo per un silenzio di un muscolo. Con la musica una parte del corpo si fa silente, quindi le altre acquistano più risonanza. 
2. Manthano-sigeo-kaio. Mi ricordo che brucio o mi muovo per la maggior parte delle volte in silenzio. Quindi la musica è l’arte della bellezza, della non privazione, d’altronde tutte le cose belle si fanno con la musica. 

Casa: Sao+kaio: so che non mi muovo, so che non brucio. So che sono riparato dal sole. Il sao, da sapere, da sapis, gustoso, salato. In effetti le regioni bagnate dal mare sono le più sapienti. La civiltà si è formata intorno a terre bagnate dal mare. So dunque che non ka radice indoeuropea di distruggere, donde catastrofe, cado, catalessi. A casa mi sento al riparo. non sono esposto ai raggi solari, mi godo l’ombra, e sono al riparo. 

Confessione:  Provarsi con qualcuno. Stancarsi con se stesso. Cum+fessus+egomet, sfiancarsi. E’ un atto che sfianca, che fa assurgere la colpa soprattutto se di natura sessuale a tutto l’orbe, determina un’ossessione. Un voler provare piaceri d’oriente. Parlo con qualcuno e parlo con me stesso.

Cane: Non brucio calorie, non consumo, posso ben essere accolto dalla societas familiare, mi bastano i resti. Cano. canto.

Progressione. Vado incontro, cammino a favore di qualcuno. Pro-ingredior. Entro nell’ano per far godere un pervertito. SI dice anche della musica la progressione armonica, la progressione melodica, ovvero il circolo delle quinte.

Caduta. M’inorgoglisco dando un taglio. In effetti quando cado mi emoziono. Mi aumenta la vita da vivere se usufruisco della morte altrui. QUindi bisogna parlare sia coi vivi che coi morti come gli sciamani dell’Africa nera.

Corpus. So che il cuore pensa. In effetti se stimolato blatera delle cose. 
Cor+puntanomai+scio. In questo periodo parlo coi miei organi, il cervello, le reni.

Manus Ammetto di non usarle. In effetti incosciamente non vorremmo usarle. SO che farò un nuovo uso dell’intelligenza.

Sapere. So di pensare che il sangue scorre. Per imparare da me stesso devo sentire il sangue scorrere. 

alternativa Nasce la morte e va nell’altro.

FEGATO FAINO GIGNOMAI THANATOS dimostro che nasce la non morte

omissione mando il sapere a dio

sole. so che si scioglie. 

obssessione od sideo. negli stati più gravi :mi chiedo il perché mi siedo.

esaltazione desiderio di salare la morte di un non zio, distruzione altrui e affermazione del proprio io. 

voce. Dimostro (F, digamma faino) ollumi keo dimostron che si può distruggere il moto. 

ascoltare. aireo sao keo luo temno aireo. so che il moto si solleva e circoscrivo uno scioglimento dell’elevazione. 
Ascoltando le orecchie tendono ad andare giù.
odio. distruggo il numen, distruggo il darmi. ollumi distruggo il mondo.


silvae anus che proviene dalle selve. 

cocaina. Freccia o conchiglia illuminata.
gallo e gallina, 

Concentrazione. Mi fisso su un punto sul pensiero di una sola cosa

Etimologia, discorso su ciò che sgorga da cuore
chiusura. 

attesa. positivamente scaccio la morte , l’uno, col sapere, non muoio sapendo. nell’attesa si deve sapere. 


poesia 333

Incontro
fruttivendoli simpaticissimi
smercio il dante per delle albicocche dolcissime.

Inseguo il piacere
ma non sempre arriva
la realtà mi inonda. Vorrei volare
con la mente
verso spaesamenti panici.

Sono Pan
il dio panico per eccellenza
quindi voglio tutto
ma non sempre è possibile.

Mi consolo pensando che la scelta, l'airesis,
sia un sollevamento.


mmxv

martedì 9 giugno 2015

L'IDENTITA' SONORA (ISO) DI PALERMO VISTA DA VIA LULLY.

L’identità sonora di Palermo, in Giugno è infestata dalle rondini. 
E’ un do minore spiaccicato. si pasce di urla di operai e d’uccelli. 
Vaffa e cornuto alle 7.17 del mattino fioccano. Gli autobus fanno un rumore di cartapesta. di cartone accartocciato.
I clacson scandiscono la volontà che, com’è noto, sta tra le viscere e il rete.
I brrruuuuum dei motorini si confondono agli sgueschh delle macchine.
Rumori sinistri. Pio, Pio, Pio. Mentre il Dio Sole emette un fa rassicurante. 
Tutto sommato anche agli inizi di Giugno si sta meglio chiusi con il condizionatore. 


venerdì 5 giugno 2015

VIDEOSCRITTURA E PENETRAZIONE





La videoscrittura è una penetrazione della mano in un buco, ovvero nella vagina o nell’ano. 
Per questo si assiste a un calo del desiderio della penetrazione del fallo, ormai ciò che si vuol fare entrare nel buco è la mano, le dita, digita. Letteralmente dò terra alla morte.
Vivendo in un mondo senza mancanze ma con tutto e subito a portata di mano ciò che resta è accaparrarsi la creazione.

Tutto ciò sta diventando un’ossessione e sono molto preoccupato, si assiste a una gesticolazione immane prodotta in tv, nei talks, nelle fiction. Come se l’oggetto del desiderio fosse la mano e non quel che sta sotto l’ombelico. 

Si porta avanti prima la mano del bacino, delle anche. 
Deorum manium iura sancta sunto (sic)

Il risvolto positivo è che manus significa conosco (manthano) il noùn (intelletto), mentre penis significava penso (punthanomai) al non-quello (ne is), penso alla distruzione. 
Il fist fucking è ormai merce a basso costo. 
Si pratica nei bordelli per uomini, tra le coppie, ed è anche l’epochè, il non giudizio, anzi, l’avallo della masturbazione femminile. Il cavaliere come sempre aiuta la regina. 
Tra omosessuali ma anche tra etero si tocca con mano il sacro.  L'osso sacro. Si tocca Dio.
Si plasma Dio cone le proprie mani.
Non vorrei che si impazzisse dalla puzza.

L'ULTIMA LUNA - Lucio Dalla

giovedì 4 giugno 2015

a fede, fede, vale, barby ed eppe, ferny e joseph

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,28-34. 
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi».
Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui;
amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.