domenica 19 novembre 2017

Wahrol a palazzo sant'Elia

La dimensione di Palazzo Sant'Elia è stupefacente, se poi metti dei quadri della pop art e, in particolare, di Andy Wahrol, la catarsi è sublime.
Ma cos'è la pop art. E' la ripetizione, il balbettio dell'imago.
C'è un video su Marylin Monroe eccezionale.

Il barattolo Campbell, Liza Minnelli, la Bertè made in italy, l'autoritratto, Mao, tutto coloratissimo.
Pop Art, la mostra di Andy Warhol a Palazzo Sant'elia, dal 18 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018
La mostra, organizzata da Fondazione Sant’Elia, Rosini Gutman Foundation e Dgma - Delilah Gutman Music Arts, sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018.
Da vedere


sabato 18 novembre 2017

CARTIER-BRESSON A SANT'ANNA

Per nulla male l'allestimento di Denis Curti alla GAM di Palermo.
La mostra, piacevolissima, è composta da una settantina di fotografie che ti rapiscono. 
Mirabile Sartre occhialuto e gaudente a Paris, i fanciulli scalmanati di Parigi, Istanbul sonnacchiosa e sporca, il vecchietto che scappa con l'ombrello.

Non ci si finisce mai di stupire anche perché una musica in sottofondo accompagnata da piacevolissime parole in francese ti accompagna durante la visita.
La mostra è visitabile fino al 25 febbraio 2018 dalle 9.30 alle 18.30.
Friday closes at 10.30pm.


giovedì 16 novembre 2017

FRISH ALLA ZAC DI PALERMO

La mostra visitabile sino a Novembre, con catalogo di Achille Bonito Oliva, è alienante.Meglio, vuota.
Entri dalla porta scorrevole e ti appare una linea rossa fatta da luci fisse e, al fondo, un bersaglio.
Gradevole il flusso interno all'opera. 
L'artista israeliano Shay Frish non ammette orpelli. La mancanza, il vuoto la non memoria ti assalgono, tranne che poi, uscendo, appare Palermo.
Gratis

martedì 3 ottobre 2017

Baharami incanta il teatro massimo con le Variazioni Goldberg

Le variazioni Goldberg sono in fa maggiore. Ruotano tutte intorno a un tema celeberrimo (nananana   tinannananananannantiratiii) ovviamente inizianti con la nota sol. Il concerto di oggi è stato celeberrimo. Baharami indugiava un po' sulla velocità degli abbellimenti e non dava il passo tragico che la scrittura merita ma nel complesso è stata una serata piacevolissima.
Dopo un'ora e trentatré minuti di variazioni ritorna il tema e il pubblico trasale.
La musica di Johann Sebastian Bach è sublime. Il pianista concede quattro bis tra cui l'aria sulla quarta corda e la prima del clavicembalo ben temperato con un'esecuzione sublime.

Una serata bella, il teatro pienissimo e ancora, per letterature migranti, Baharami incanterà il pubblico in diverse sedi della città.


giovedì 3 agosto 2017

SUMMERWHERE IPNOTIZZA L'ATRIO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI PALERMO

Programma anni '40 alla biblioteca comunale di casa Professa.
Si eseguono John Adams, Keith Jarret e Michael Nyman. L'atmosfera è calda e afosa, le signore agitano i ventagli, i ragazzotti sbracano.
La musica di John Adams è siderale, autocitazionista ma splendida.
L'elegia di Keith Jarret per violino solo (prima esecuzione a Palermo), se a tratti recede un po' nel melenso gangsteriano alla Wayne, poi si riprende e affida al violino idee azzardatissime, dodecafonia e Art Nouveau.
Eravamo tornati dalla musica di Adams con due pianoforti a coda, messi a sinistra (come da prassi) con quel loro martellare perfettissimo (nell'Intesa), soprattutto sugli acutissimi.
Intervallo.
Solita caciara al di fuori della biblioteca ma simpa.
Il concerto ricomincia e appare Giada Buttà, pianista, col suo mescione dorato e con un'ampia gonna nera.
Ne restiamo abbagliati.
Esegue Nyman che anche se prima ti fa un po' sorridere poi ti rapisce con le sue triplettes et quadriplettes ripetute che ti entrano in testa.
Il direttore, Loris Capister, un po' floscio, sembrava che lo dirigesse l'orchestra e i solisti ma con carattere.
Gioca con l'ottavino, scuote la testa quando i pianoforti non vanno all'unisono.
Una bella esperienza.



martedì 11 luglio 2017

L'ESPRESSIONISMO SELVAGGIO DI THOMAS LANGE




Fino al 10 Settembre si può visitare allo spazio Zac dei cantieri Culturali alla Zisa (h.9.30-19.00 mar-dom) la prima antologica dell'artista berlinese Thomas Lange.
L'artista (1957) fa parte del gruppo dei giovani selvaggi della scena berlinese del secondo dopoguerra.
In effetti dalla sessantina di tele esposte possiamo riscontrare il gesto violento, nevrotico e teso del pittore.
Su basi fotografiche di maschi per lo più, la tela viene vergata come in un amplesso.
Ne deriva uno scollamento bidimensionale che non ha un centro, anzi si rallegra dei mulinelli d'emozioni che i grumi di colori e le linee tracciano.
Artista genettiano nel senso puro, omosessuale, desangagè, libero di passare da verdi intensissimi a rossi accesi che penetrano la bascula.
Entrando sulla sinistra, v'è la prima tela, poi appese ai muri perimetrali gli altri, tranne due pannelli che segmentano lo spazio. Inoltrandosi una teoria di Veneri di Milo accatastate le une sulle altre e poi, arretrando tre letti di ferro completamente non colorati.
Si esce storditi dalla personale di Lange, piacevolmente storditi per quei suoi richiami all'espressionismo del Muro, quell'affastellamento di colori alla Pollock (da vecchia Europa) e con nelle nari l'odore della vernice fresca che dà alla visita il sapore della sinestesia.
Ingresso gratuito

domenica 11 giugno 2017

QUELLA PERLA DELL'ORTO BOTANICO

Per ben tre volte ho assaporato la magia e la leggiadria di camminare per i sentieri dell'Orto Botanico di Palermo.
Tra ficus e oleandri, acacie e bambù (incisi) ho assistito a conferenze, prolusioni, ho visto il Ninfeo, le bacheche coi libelli preziosissimi, la mitica officina di studi medievali e il celeberrimo centro di studi linguistici e filologici siciliani.
Ho ascoltato la voce di Ambra Carta, di un buontempone toscano insegnante alle Medie, di Gianfranco.
Ho saccheggiato tra le miriadi di flyers che disseminavano le bancarelle. Insomma il festival del libro alla sua ottava edizione è oramai un'istituzione.
Peccato che senza un soldo non ho potuto comprare un fumetto su Bukowsky e adesso mi chiedo. ma i soldi delle pubblicità che stanno sotto al mio post in prima pagina a chi vanno?
Questo google adsense non paga directly?
Per favore informatemi al 3286880366
SB

sabato 6 maggio 2017

stupor alla Zac (Zisa Arti Contemporanee, Palermo)

L'ipocondria, il fascino e la rimozione della schifiltoseria si assaporano alla Zac, ove due pulzelle ti dicono gentilmente di togliere le scarpe quando entri.
Si assiste dall'alto a una teoria di migranti, a scene dell'Iliade, migranti, accampamenti e carri passeggiando su una plastica pulitissima.
L'artista vive e lavora tra Berlino e Pechino.
Promossi gli allestitori.

giovedì 9 marzo 2017

dialogo tra innominati

-Giò, non cambierei la mia casa neanche con una baita a Ortisei.
-cazzo dici, lì c'è l'aria delle Alpi e il profumo della coca
-cazzo anche a Palermno c'è (certe volte).
-andiamo?
-andiamo pure.

nove marzo diciassette

1
Chiudo gli occhi
E vedo la trottola del miei tre anni
I playmobìl, big jim,
il tombino della real casa di fonderia
Salerno &Co.
Un corvo nero con le ali chiuse
E i cocuzzoli del Pellegrino.


2
Stendo le mani e i ticchettii di una rivista di moda urlano
Dal mio hp,
sono catenacci, lucchetti, talpe
tasti grigi dell’Urpotenza mediatica.


3
Che bello andare a Ballarò e fare ba ba ba con le scarpe da ballerino,
...ti si parano davanti,
e un vecchio pulitissimo
a Corso Calatafimi mi ripete
“in questa città c’è tutto”.

4
Faccio respirare Monte Pellegrino.