sabato 6 maggio 2017

stupor alla Zac (Zisa Arti Contemporanee, Palermo)

L'ipocondria, il fascino e la rimozione della schifiltoseria si assaporano alla Zac, ove due pulzelle ti dicono gentilmente di togliere le scarpe quando entri.
Si assiste dall'alto a una teoria di migranti, a scene dell'Iliade, migranti, accampamenti e carri passeggiando su una plastica pulitissima.
L'artista vive e lavora tra Berlino e Pechino.
Promossi gli allestitori.