sabato 30 aprile 2011

zex

Vi spiego , o miei lettori,
una storiella in versi, d'un homo
che mi baciò il 29 di Aprile dell'anno 2011
a una siderale distanza da quel bacio al Substation che mi cambiò la vita.
Il mio maestro dice che la storia si ripete, ma io ho paura degli anni avvenire. Degli anni col 6 che è foriero di sventure...

venerdì 29 aprile 2011

bacio di Ninni Damanti

Il bacio è l'apertura di una porta
ma le porte sono mille e mille
ci sono porte di ferro, porte di legno
e porte senza porte
solo con una tenda.
Il gioco sta nel trovare la chiave
per aprire la porta giusta


sub dectatura, transcripsit Siluanus Baldi Calcagno

giovedì 28 aprile 2011

festa

Eleah, una voce si sentiva da dietro i palazzoni del centro
che riempiti s'erano di bazzecole e coperte.
Si era a Londra, in quel di Castlebar Road, la via più bella del mondo,
e si vedevano le vetrate di una chiesa bellissima. -ma che vetrate, disse lui,
è verde, sono opaline d'antichissima fattura che ridipingemmo
l'anno scorso. Palermo era buia. Tenebrosa. Si levavano palazzi
in lontananza un gemito d'oche dai Sellerio,
poi il resto con le contessine P*** bellissime, i soliti fricchettoni
tipo ***, ma che cos'è il reato di clandestinità?
Oh, vado in sauna, fece lui, un po' basito da tanto vociare, era in via Flavia, e Fulvio non si poteva capacitare...

mercoledì 27 aprile 2011

Leisure and subsequent signs of learning.

In Siciliy
We know that the best place
is the heaven
where pigs die and
the life becomes white.

Pascoli, pensieri e discorsi, la mia scuola di grammatica, 1-19

Hoc erat in votis... Non già, cari giovani studenti, d’aver lasciata la Sicilia. Anzi, mi sembra di buon augurio cominciare paternamente, o cari giovani, con un consiglio. Quando sia venuto per voi il giorno di lasciare queste aule e spargervi per l’Italia a esercitare il vostro nobile ministero, non rifuggite e non riluttate, chiedete anzi con fede e letizia d’essere mandati nell’isola che si può chiamare del sole, e anche del fuoco, e anche dei poeti. Andate là dove sono orme di giganti nella terra, e nel cielo echi di tibie e di cetere e di avene; andate a vivere meditabondi presso i templi diruti di Selinunte e d’Agrigento, e gli anfiteatri di Siracusa e Tauromenio. Andate di gran cuore, o giovani toscani, con gli ardenti e pensosi giovani di Sicilia, nella cui bocca suona tanto gentile quanto sulla vostra la lingua del sì. Voi ne riporterete una visione di bellezza ineffabile: dopo pochi anni una gioia per sempre. Quando lasciai la divina isola, io non sapeva che non vi sarei tornato. Di su la Cariddi — è il nome d’un dei due vaporetti che vengono e vanno da Messina a Reggio — di su la Cariddi io guardava, inconsapevole del destino, i monti del Peloro e d’Antennamare nerissimi, col sole vermiglio dietro essi. Il mare si oscurava. Pungeva la brezza della sera. Io non dissi, Addio Sicilia! ed ella m’è ancora negli occhi e nell’anima. Non di lasciare la Sicilia era il mio voto, o giovani amici.

SCHOLE'

Ozio e successivi segnali di apprendimento.
Ricavo il mondo
da un'anatra che mi appare
nel mare di acqua
dei Corsari: ah pigliassero
un turbine di fuoco che arroventa
le giornate, così
solo me ne vo
inseguito dai fantasmi.

lunedì 25 aprile 2011

prosa

Oh le puttanate a Londra nella casetta di Ealing Broadway, Charing Cross, i libri da Foyles per Maria e poi il tube con le matonelle bianche. Ma ora sono a Palermo col mio amato Proust sottobraccio. E amo i benzinai e le canzoni alla televisione. Dicono che abbia due case ed è vero. Mantengo due poveri. Una volta a Casa Professa sentii che bisogna fare più opere di bene. Il Vangelo è una pacchia, leggerlo ogni giorno mi stabilizza e non mi fa vomitare il Risperdal che prendo ogni die.
Mi piace il latino, le citazioni dotte di Ratz eccetera eccetera.

venerdì 22 aprile 2011

Il caffè della Peppina

Il caffè della Peppina
non si serve alla mattina
né col latte né col the
ma perché perché perché.
La Peppina fa il caffè,
fa il caffè con la cioccolata
poi ci mette la marmellata
quattro chili di cipolle
quattro o cinque caramelle

mercoledì 20 aprile 2011

A Piervi

Te ne stai disfatto dai molli onori come un analfabeta
voglio un lecca lecca con l'Udelia,
o sbarrare il naso sulla scritta TITO
a Suburbia.