venerdì 14 marzo 2014

Non si sa

La Sicilia è terra di soperchierie, di silenzi, di sprazzi rosacei, cazzi al vento, pompe di calore a trenta e un abete.
La signora Ingravallo sognava.
Tano non s'era fatto sentire, non le devi più fare le feste al Tasmira, il locale è disadorno. Torna al Migò. Il conte Baldi scriveva, Sophie si sforzava e pensava al borgogna, Jeanlouis cercava la canna. Ma manco dieci euro hai, -io, magari.
Aprì la finestra. Frà non sa fare il padre. Focheggia.
Papy tintinna, Malduccia sogna il fist, le nuvolette a forma di cazzo e logo Flaccovio, no, eh?

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