domenica 22 maggio 2011

ventidue

Ventidue, una cagata a casa professa, non andato a messa, credere che il mio libro di Tondelli sia stato strappato per una canna. Vedere i miei pargoli al computer, anzi l'occhio dei miei pargoli (sto al decimo piano) e di sotto un umore di libellule, una pianta color verde smeraldo e i miei tatoes, come il negozio che ho dietro il mio palazzo.
Fatevi vivi o miei lettori, con voi voglio colloquiare.
E soprattutto non parlare in provenzale.

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