giovedì 30 maggio 2013

FLOOD

E' con mio profondo rammarico che oggi, svoltando l'angolo della cattedrale, ho visto la scritta "flood" sul marmo che sostiene una delle statue del seicento che ornano la piazza.
Ora dico, potrebbe questo graffittaro scriverlo sopra il suo cesso o negli occhi di suo padre, invece di imbrattare uno dei più bei monumenti del mondo. E' come se avessero graffittato il duomo di Milano o le torri di Bologna. Io darei a questo giovanotto un anno e mezzo di galera.
Oggi è un giorno triste per Palermo. I vari 222kk, cfk, seno, cominciano a farmi simpatia, con le loro scritte sghembe allietano gli occhi degli automobilisti e dei passanti e danno uno slancio gioioso alla giornata. E se sui muri dei palazzi del Novecento stanno bene, su quelli dell'800 un po' meno, sulle ville settecentesche e sulla cattedrale sono un atto infingardo, riprovevole, disgustoso. Flood sei oltre il disgusto. Devi marcire in gattabuia.

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