domenica 2 giugno 2013

L'intesa

A dispetto di tutti gli adolescenti - me compreso - che hanno sempre agognato di lasciare l'isola (Sicilia), oggi, a più di quarant'anni ho messo a fuoco un elemento che , se a volte può esser disturbante, è sicuramente la miglior cosa di noi isolani: l'intesa.
Non la trovi in nessun'altra parte del mondo. L'intesa... Non hai un euro , passi domani, tanto siamo in un'isola, non puoi scappare; danno la rassegna cinematografica a tematica LGBT: la maschera ti fa restare anche per il secondo film. E non dice niente. Certe volte alcuni si intrufolano troppo nella tua vita per esempio non capendo che uno fa delle manovre per posteggiare sotto casa sua e gli altri autos ti urlano, ma che fai, chi stai faciennu, chi ti sienti a to' casa, sì, sono a casa mia, avrei voluto rispondergli, questa è casa mia e faccio quel che voglio. Ecco, l'intesa è un comunismo taciuto, una simpatia collettiva che non ritrovi tra i colletti e le gonne del Nord. Il tanto amato Nord che ormai ci sta sul cazzo e che bombarda di nordismo - Littizzetto compresa - le tv del regno. Ero a Roma, qualche settimana fa. Mi mancavano soldi. Ho detto all'albergatore, me li presti, le faccio un bonifico lunedì, le lascio gli estremi della mia carta d'identità. Niente. Volevano la monetaglia. Forse a Palermo me li avrebbero dati.
L'isola mi piace perché tutti hanno a cuore la propria città e se c'è un fazzolettino per terra, o un bicchiere mezzo vuoto sul marciapiedi , non è per inciviltà, ma è per abbellire il posto, per far sentire il proprio passaggio. A chi avrà - da vecchio - la memoria corta anche questo potrà servire.
Mugugni qualcosa tipo nnnmipiacequestcanz, te la cambiano , ti mettono quella francese perché sanno che il giorno dopo (lo avranno letto sul meraviglioso Balarm?) c'è Laurence all'ABC, un film francese che non ti puoi perdere.
SBC

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