martedì 8 luglio 2014

Due righe sul cutting

Da sempre i giovani sono stati trasgressivi. Noi del settanta ci intossicavamo di sigarette, poi è arrivato il jumping ch'ha mietuto le sue vittime, ora il cutting.
Come si può tagliare la propria pelle senza scopo alcuno, come si può essere così autolesionisti. Per un dispetto al potere che controlla e nientifica le voglie e aspirazioni.
Lasciate il cutting ragazzi, meglio una sana sigaretta per sentorvi grandi, come i vostri genitori, emularli, prendere il loro posto e disobbedite piuttosto, uscote di nascosto, prendete le chiavi della casa per una bella passeggiata, ma lasciate stare la vostra pelle che le cicatrici non son belle e restano per tutta la vita..
Ve lo dice uno che di trasgressioni ne ha fatte tante, poi dall'ottantasei coi genitori divorziati s'è sentito più adulto e respojsabile, meno figlio di famiglia.
La mia famiglia non mi faceva restrizioni, anzi m'ha lasciato libero di fqre quel che volevo, mtrecciavo bracciletti nella roulotte del campeggio, mi scottavo al solleone tutto oleato e pnsando agli uomini.
Mi sentivo un po' il pater familias, poi è arrivqto il secondo uomo di mia madre, ma lo vedevo a rate e mi faceva una grande simpatia. Ora ho la smania per la trasgressione ancora che da quarantatreenne mi voglio sentir ancor bambino, anche se ho tutti i capelli bianchi.
Spengo e accendo la radio quando e come voglio. Ma tagliuzzarmi per niente no. Una volta mi sono fatto un'iniezione di antidepressivo, questo è il cutting che ho fatto, c'ho messo tutta la mia forza nel bucarmi, mi son fatto male e il risultato non è stato dei migliori, samgue a profusione, un po' d'euforia e poi tutto via.
Io direi di amdarci piano con coltelli, lamette, forbicine ed aghi che la pelle ce dee restare sino al 2048 , anno in cui ci sarà il botto. Non l'ho pnsqto, è stata solo una rima un po' storica un po' cialtrona. Scrivete piuttosto, lasciate i segni vpstri sui quaderni, sui computer, sui telefoni, sulla pad che quello è curting che non fa male e vi fa liberare dalla rabbia che covate e vi fa scoprire cose nuove. Prima informatevi a più non posso, leggete faldella e raineri, non i soliti tre moschettiri o salgari i kiplìng che non se ne può più d'avventure ieiote nelle indie o nel perù. Gli autori che v'ho citato prima hanno no stile che devasta l'umano quotidiano, cue te da una sferzata al sentire e al vedere, che te fa rivedere il mndo dalla parte dei pazzarelli che non entrano nel canone forse perchè troppo scaltri e troppo nravi.

Libri.
Un viaggio a roma senza vedere il papa
Beatrice cenci

Nessun commento:

Posta un commento