giovedì 2 giugno 2011

festa

tremori di carta (tutto compreso)
si parte con l'astronave piena di fiori e libellule
si vira per un centimetro
con le macchine di morte. Resto, non mi muovo,
mi dicono, mi fermi. Ma chi sei mai?
Un tondo Doni, la stretta della mano della cappella sistina?
L'assioma delle sei del pomeriggio?
L'ora degli impiccati?
Chi sei che mi odori da mane a sera e non ti sveli.
Che festa ragazzi, che festa da onorare. La repubblica, che bella cosa. Gli ateniesi ne andavano fieri,
è la partecipazione del popolo alla cosa pubblica.
io per me abolirei il porcellum in favore di un ritorno al mattarellum. Li dobbiamo scegliere noi i nostri politici.
O no?

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