martedì 28 settembre 2010

poesia

Mi incanto
nei pensieri da ballerino. Ora un gatto
accarezza la mia anima di passeggiero.
Mi volto all'impossibile,
uno spechio che mi rimanda
le sbornie della notte,
uno scandaglio gentile che passa dagli altri,
un non detto miracoloso,
una porta chiusa,
un odore di tanfo in cantina.

Ahi come le cose si rassemblano tra loro
e si compenetrano. Il bello
è brutto e il brutto è bello.

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