martedì 14 settembre 2010

prosa

Madeleine chiuse la porta di scatto, nervosamente. Jean ascltava dall'altra stanza. Lei era al telefono e diceva - devi scendere, scendere, se no ti prendeanno, ti prenderanno e ti faranno male. Devi fuggire da essi. Jean a quel punto entrò in stanza. Che c'è, perché sei così agitata, chi è? E' Karl, per la questione della roba purissima. E' cretino, urlai, s'è fatto infinocchiare? -No, rispose Madeleine, è solo pedinato da uno squilibrato. - Mi hai fatto spaventare, riprese Jean, come al solito.
Madeleine chiuse la conversazione con entrambi gli uomini e prese a ricamare.
Jean si fece la doccia, ordinò due pizze margherite e, scendendo le scale due alla volta, riuscì anche a far uscire il cane.
Alla fine strmazzò a letto.
Le giornate passavano così e Roma era un tripudio di colori e musica.

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