sabato 11 settembre 2010

Bob Sinclair

La musica di Bob Sinclair è pregna di cose. Un po' melo, strizza l'occhio alla tekno più scatenata anche se la rende più soft.
Bob come simbolo di questi anni frenetici e ansiosi. Bob come ipostatizzazione dell'io del 2000, impegnato in balli rituali come ai tempi dei primitivi. In effetti un legame con la preistoria c'è.
Il rito, il mito sono tutti chiamati a raccolta, in queste canzoni senza fine, dove il ritmo fa da padrone. Non più melos, dunque, melodia, cantata, ma solo ballata, tempo, ordo naturalis delle cose. poi c'è di mezzo una sovrapposizione di temi noti alla massa, un cinguettio, un fischio, un lamento. Children up the sky, fanciulli nel cielo. Chissa perché.
Chi muore giovane ai cieli è caro, lo diceva Menandro, lo ribadisce Petrarca nel Canzoniere, lo ricordo io.
Adieu.

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