venerdì 13 gennaio 2012

venerdì

Che bello la settimana di rientro sta finendo e io ascolto a tutto volume il barbiere di Siviglia di Rossini. Oggi incastonato nel traffico che bellezza coi visi dei palermitani tutti fascinosissimi e burberi, il cinquanta per cento con le sigarette in mano, coi sigari, coi cappellaci. E' l'ingorgo grazioso. Senza tante nevrosi.
Guardare gli altri e sentirsi parte di un tutto incastonato e felice d'andare a casa per il we.
Ho regalato molti week end postmoderni di Tondelli. Ora faccio il prestito e volo a San Pietroburgo ed Atene per ambientarvi due miei romanzi.
Uno lo potrei ambientare a Barcellona, e l'altro a Madrid, ma non mi ricordo più nulla. Je vous embresse. Oggi tradotto a Porte chiuse di Sartre, un capolavoro di gusto e raffinatezza teatrale.
Mi sto sorseggiando un caffe buonissimo mentre la lirica mi accompagna in queste ore centrali del giorno, che s'hanno da riempire di cose maestose come la lirica.
Silvano


ps. Appuntamento per vedere lo studio che sarà sito in via Principe di Scordia 126.
Filippo Ciaccio mi sembra carino.

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