sabato 11 settembre 2010

Eccoti ancora muto silenzio
che sospiri i tuoi guai
solitario, pensoso,
immuto silenzio
che ti svegli all'alba
e dormi nella notte
come un solco di vetro.

Oggi, svegliandomi,
mi apparivano gli scolari
e la finestra della scuola,
così piena di terrore
e sgomento e rigoglioso
muto eccitamento
per quello che non era
ancora detto.

Nessun commento:

Posta un commento