Settembre ha un che di soave
e va per il mondo col suo fare lento
che rimanda all'aere
che doloroso rimesto
Ha una piega di sale
rintrona col cesto
dell'uva e riposa le cicale
insieme al senso
che ritrovo in un viso
quando guardo in giro
per la città, diviso
e immemore dell'esser vivo
mi piego all'aere contriso
di pietade e suddiviso.
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