sabato 31 luglio 2010

meriggio

Meriggio ai candelai, senza l'ombra di un soldo.
Le signorinelle altoborghesi c'erano. Tutti attorno a un tavolo che guardavano con fare austero e minaccioso.
Poi i bagnini, i camerieri e il solito frocio che spuntò alla fine.
Giornata piacevole, accettabile per così dire, passata a bighellonare per uno sgroppino al caffè, oppure ritornare subito a Pantelleria.
E' un pensiero che assale ogni estate. Andare o no a Pantelleria? E dire che io ci sono stato sei anni fa.
Questo post ha il sapore di un torrido pomeriggio che non passa mai dell'ultimo di Luglio.
Girato e rigirato in macchina contando i semafori. I semafori sono le nostre mete per ritrovare la strada di casa, inconsciamente. Ci seguono ma non ce ne accorgiamo. Come la dipendenza da qualsiasi cosa. Comunque questo post ha il sapore di una finita bella e buona, perché sto chiudendo. Au revoir. S.

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