mercoledì 21 luglio 2010

Amsterdam

Mi rivedo ad Amsterdam l'anno passato, camminare e sorridere lungo oudejeis vorbulgwald, tra un coffee shop afro e un hotel gay. L'aria frizzantina carezza la mia pelle.
Dalle vetrine giungono canzoni di Bob Marley, dai ristoranti un odore inconfondibile, nordico, come di salsicce fritte.
Ora sono in quest'inferno di palermo, a quaranta gradi, con le strade tutte polverose e la gente che ti scruta dall'alto in basso come se avessi la lebbra.
Voglio ritornare ad Amsterdam dove tutti sono così per bene e si fanno i cazzi loro.

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