martedì 20 luglio 2010

sonetto di shakespeare

SONETTI
Di
William Shakespeare
Tradotti da Silvano Baldi



1
Dalle più belle donne noi desideriamo incremento
Affinché da lì la rosa della bellezza non possa mai perire
Ma vicina al soglio deve col tempo morire
Il suo tenero erede deve seppellire la sua memoria:

Ma tu attaccato ai tuoi stessi occhi lucenti,
alimenti la fiamma della tua luce con lo stesso sostanziale rifornimento
facendo una penuria laddove abbondanza giaceva,
nemico a te medesimo, al tuo stesso dolce io troppo crudele:

Tu sei ora fresco ornamento del mondo
E solo ambasciatore della gaudiosa primavera,
senza il tuo piccolo pezzo di terra sì contento
e tenero ornamento fatto nella parsimonia:
abbi pietà del mondo, altrimenti sarai così ingordo
da mangiare il dovuto del mondo, sotto la bara anche tu.

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