mercoledì 28 luglio 2010

Nuovo post per un lettore ideale che ancora non si fa riconoscere o non c'è proprio.
La prosa è stato l'amore dei miei vent'anni.
Leggevo Proust, Tondelli, Bufalino, Consolo, Leopardi, Manzoni, tanti saggi sulla psicologia e sull'arte del teatro.
Adesso voglio iscrivermi a Scienze della formazione, ove penso vi andrò venerdì mattina, perché on line le cose sono molto complicate.
Il computer mi piace, e battere su questi tasti come un matto mi piace anche, perché non ne conosco ancora tute le scaturigini, che sono infinite come infinito è il Logos, ovvero Dio.
Il verbo può assumere connotazioni universali ma è ingabbiato in una tradizione che è rigidissima, il cosidetto canone degli editorialisti.
Riguardo alle gabbie di Dio non vi saprei dire.

Guardiamo la televisione, Cetty e io e siamo in preda a una crisi di panico che ci distruggerà per sempre.
Il canale della televisione è Rete 4, ovvero la tv dei frichettoni, della gente di destra, tra l'altro suo figlio è pure fascista.
Mia madre batte le sue perizie che ci fanno mangiare.

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