lunedì 26 luglio 2010

Vago incantandomi nei miei pensieri di esule, di ballerino,
ricordo dei vecchi corsi che facevo su Tondelli col teatro Iaia, da me anche criticato.
Questa è la mia storia, un teatrante dedito ora alla segreteria di un istituto che dovrebbe studiare la contabilità di segreteria ma non studia e che è in attesa di uno stimolo grande che lo faccia riprendere dall'accidia nel quale è caduto otto anni or sono.
Era il 2002 e vedevo Nico, mi innamoro di lui, parte. Io mi travesto a lutto come una sgherra, una negromante di Genet.
Mi rivedo pomposa e austera tra un vernissage e l'altro, poi conosco Max, e muore, che attasso signore.
E adesso mi metto a studiare!

Nessun commento:

Posta un commento