sabato 28 agosto 2010

La zia Amèlie
andava riscoprendo la sua scrivania di vetro
mentre lo zio Paul, fumava la sua pipa,
e nell'altra stanza la signorina Auster contava gli spartiti
e Federico componeva lungo gli organi della stanza grande
e Daniele e il barbuto Collisani ripetevano le litanie medievali
da iscrivere in rotoli bucherellati
col sole a poppa,
in quel di via Emerico Amari n 46,
mentre la casa della prof era a XX Settembre
rosa come un confetto
sbiadito.

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