domenica 29 agosto 2010

Petrarca

Sto leggendo il canzoniere di Petrarca. In vita e in morte di Laura. Le poesie sono splendide. V'è un pensiero sotterraneo che le lega, un filo sottile, come se la seconda parte fosse la critica della prima. La critica al proprio io che in Petrarca così come in tutti i trecentisti è Dio. La bella Laura invece è l'altro, con tutte le sue idiosincrasie, le sue virtù, i suoi vizi, i suoi balzelli.
L'unione con Dio e con l'Altro, con l'io del poeta e con Laura, tutto questo è il Canzoniere, ovvero rerum vulgarium fragmenta targato 1300.

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