martedì 31 agosto 2010

mezza poesia di Pirandello

Oh, chi a Palermo incontrasse per caso
quell’altro me, che della vita mia
la stagione piú bella tuttavia
colà si gode, sgombro e ancor non raso
il mento, alato il cor di poesia,
deh, l’induca a venire a me per poco:
or son qui solo; e, nella fredda, oscura
notte, la solitudine paura
quasi mi fa. Seduto accanto al foco,
nella prigion di queste quattro mura,
io gli altri me chiamo a convegno. Solo,
fors’egli solo non verrà, che troppo
son io diverso ora da lui: vo zoppo
pe ‘l cammin che intraprese egli di volo,
e la trama ch’ ei finse or io rattoppo.

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