domenica 3 ottobre 2010

c

L'indolenza di C. mi disgusta. Aveva detto che veniva a casa per pranzare. Ha ritrattato tutto come una pentita. Il sole di Sicilia quest'oggi è davvero luminoso. Leggo Vasta ma dopo un po' mi rattrista. Penso che sia uno stile nichilista. La mia professoressa del liceo lo diceva sempre, tenetevi lontani dai nichilisti, dai cavalieri del nulla, come li chiamava un titolo di un libro, e a un tratto sento di apparentarmi con quest'ottica. La professoressa del liceo era una cristiana, la chiamavamo bigotta, ma era molto brava. Si atteneva al programma in maniera scrupolosa. Una volta mi fece stilare la lista di autori che avremmo dovuto portare agli esami.
Oggi alla tele danno tutti tanti consigli. Non ne seguirò neanche uno. Mi voglio gustare a fondo il tg uno dove parlano del papa a Palermo.
C. sta in una stanzetta al quarto piano di un palazzo fascista, nel pieno del centro storico della città.
Certe volte, il vuoto che percepiamo è un risultato di invidie, gelosie e presunzioni che l'essere umano genera nel corso della sua vita.

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