lunedì 11 ottobre 2010

teatro

Il mio teatro si chiamerà "Teatro Ballarò" proprio perché immerso nel quartiere di Ballarò. Casa nuova è un amore. Ieri ho comperato due piante deliziose con Cetty.
Un alberello e una pianta rossa e verde. Siamo andati dal fioraio vicino il porto.
I miei due romanzi procedono. Sto iniziando anche un testo di teatro che s'intitolerà "sei " in omaggio alla numerologia di Jodorowsky che la trovo splendida.
A chi volesse intraprendere regia (io l'ho fatta col mio maestro Michele Perriera) consiglio: La via dei Tarocchi di Jodorowsky e strutture antropologiche dell'immaginario e i testi di Stanislasky.

Il testo che faremo sarà "tre sorelle.org" scritto da me medesimo credo tre o quattro anni fa. Si tratta di una rivisitazione in chiave psicoanalitica del capolavoro cecoviano. I personaggi da tredici diventano quattro. Si salvano soltanto le tre sorelle (Olga, Mascia e Irina) e l'ufficiale medico. L trama si svolge a casa delle tre sorelle ma si prendono del testo in esame soltanto l'incipit e l'explicit. Nel bel mezzo il plot è contaminato da incursioni letterarie care a me medesimo.
L'infanzia di Cecov è stata piena di sofferenze. Viveva nella miseria e aveva un padre violento. Lui stesso riporta in un suo racconto che il padre lo picchiava da quando si alzava a quando andava a letto. Ora io immagino che le tre sorelle siano violentate fisicamente da tutti i personaggi della guarnigione che prende stanza vicino casa delle tre sorelle. Violentate si, come Cecov da bambino. In effetti le atmosfere di Cecov (parlare del vano e dell'inutile, il rapporto col tempo che passa lento, la noia e l'abbrutimento, la volontà di cambiare vita) traspaiono tutte ma sono corroborate da questa confessione che fanno di essere state violentate a turno da tutti i componenti della famiglia.
Un ritorno del rimosso, per dirla con Francesco Orlando, in piena regola. E' come se dalle parole delle tre sorelle promanasse un sentore di violenze ancestrli, di botte prese da orbi, da un padre maledetto, e questo l'ho trasposto in scena!

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