sabato 2 ottobre 2010

lettera

Roso dai tuoi sentimenti di fanciullo,
ancora mi accorgo di non trovare una strada maestra per l'avvenire. Sarà difficile, arduo? Intanto ho fatto molte cose, ma il poeta è quella che mi riesce meglio. Rincorro un idioma parlato e al contempo surreale. Universale ma al contempo particolare. Mi rivedo curvo su un quadernetto a studiare, anche se poi il riconoscimento-uomo sparì per sempre. Una domenica di Novembre dell''86.
Il cuoco l'ho fatto, il libraio, l'inventore, l'attore, il regista, il flautista, il professore, il segretario (ultima meta) è quello che mi si addiceva meglio. Conto i bambini che devono scolarizzarsi.
Intabulo lettere, raccolgo incipitari, controllo le assenze, parlo coi genitori. E' una cosa che mi riesce bene. Non so perchè. E intanto rincorro l'idea di un razzo che ci porti quando vogliamo nelle città più amate. Una domenica a Monaco e l'altra a Parigi, una a Londra e l'altra a Los Angeles.

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